Chi Siamo

The Breeders’ Alliance Co Ltd nasce su iniziativa di quattro dei principali breeder di uva da tavola: Sun World International, International Fruit Genetics, Grapa Varieties Ltd. e SNFL Group. Insieme, queste quattro società rappresentano circa l’80% degli impianti di nuove varierà di uva da tavola in tutto il mondo.

L’obiettivo di The Breeders’ Alliance è proteggere i diritti legittimi dei propri membri, e nel contempo tutelare gli interessi dei loro licenziatari e distributori in tutto il mondo contro la propagazione e la produzione illegale di varietà protette.

Negli ultimi dieci anni il panorama mondiale della viticoltura è cambiato radicalmente. Le varietà “libere”, come Crimson Seedless, Thompson Seedless e molte altre, stanno venendo rapidamente sostituite da nuove varietà ad alto rendimento. Si tratta di varietà molto ricercate, perché presentano caratteristiche che le rendono appetibili sia agli agricoltori (elevata produttività, minore richiesta di manodopera…) sia ai consumatori (migliori qualità organolettiche, croccantezza, calibro, colore attraente).

In tutto il mondo, gli agricoltori autorizzati a produrle corrispondono una royalty ai breeder per i diritti di proprietà intellettuale racchiusi in esse, diritti tutelati a livello globale dalle leggi sui diritti dei costitutori o, in alcuni ordinamenti giuridici, dal sistema dei brevetti. Molto spesso i nomi commerciali di queste cultivar sono anche registrati come marchi commerciali.

Breeders' Alliance: Global Grape Summit, London 2019
Global Grapes Summit, Londra, UK, giugno 2019
Breeders' Alliance: Global Grape Summit, London 2019
Global Grapes Summit, Londra, UK, giugno 2019

The Breeders’ Alliance Co Ltd nasce su iniziativa di quattro dei principali breeder di uva da tavola: Sun World International, International Fruit Genetics, Grapa Varieties Ltd. e SNFL Group. Insieme, queste quattro società rappresentano circa l’80% degli impianti di nuove varierà di uva da tavola in tutto il mondo.

L’obiettivo di The Breeders’ Alliance è proteggere i diritti legittimi dei propri membri, e nel contempo tutelare gli interessi dei loro licenziatari e distributori in tutto il mondo contro la propagazione e la produzione illegale di varietà protette.

Negli ultimi dieci anni il panorama mondiale della viticoltura è cambiato radicalmente. Le varietà “libere”, come Crimson Seedless, Thompson Seedless e molte altre, stanno venendo rapidamente sostituite da nuove varietà ad alto rendimento. Si tratta di varietà molto ricercate, perché presentano caratteristiche che le rendono appetibili sia agli agricoltori (elevata produttività, minore richiesta di manodopera…) sia ai consumatori (migliori qualità organolettiche, croccantezza, calibro, colore attraente).

In tutto il mondo, gli agricoltori autorizzati a produrle corrispondono una royalty ai breeder per i diritti di proprietà intellettuale racchiusi in esse, diritti tutelati a livello globale dalle leggi sui diritti dei costitutori o, in alcuni ordinamenti giuridici, dal sistema dei brevetti. Molto spesso i nomi commerciali di queste cultivar sono anche registrati come marchi commerciali.

Breeders' Alliance: Fruit Logistica 2020
Fruit Logistica, Berlino, Germania, febbraio 2020

Gli introiti provenienti dalle royalty sono essenziali per i breeder, perché consentono loro di continuare a finanziare la creazione e lo sviluppo di nuove varietà, per produrre la frutta richiesta dai mercati di oggi e di domani. Il processo di miglioramento genetico è lungo: per ottenere una varietà vegetale di successo spesso sono necessari più di 15 anni.

Per le caratteristiche migliorative di queste nuove varietà rispetto a quelle tradizionali, alcuni agricoltori e vivai in varie parti del mondo hanno ceduto alla tentazione di procurarsi materiali di propagazione in maniera illegale. Questi soggetti non autorizzati non si limitano a violare i diritti di proprietà intellettuale dei breeder e a privare questi ultimi della loro fonte di reddito, ma ottengono un vantaggio competitivo ingiusto rispetto ai licenziatari che rispettano le regole. Inoltre, mettono a repentaglio le capacità di investimento, da parte dei costitutori, sui programmi di breeding di lungo periodo che portano all’ottenimento di varietà innovative, ma che richiedono grandi iniezioni di capitali.

The Breeders’ Alliance pertanto funge da cassa di risonanza per incrementare la consapevolezza di queste violazioni in tutti i comparti del settore ortofrutticolo. Per garantire un controllo efficace sull’origine legale della frutta proveniente da varietà protette, eseguiamo regolarmente controlli sui principali mercati a livello globale. Grazie a una banca dati centralizzata di profili genetici è quindi possibile verificare a quale varietà corrisponde il prodotto eventualmente identificato come sospetto. Se viene rilevata una violazione, i singoli breeder intraprendono azioni legali a tutela dei propri diritti, per contrastare l’utilizzo non autorizzato delle loro varietà.

La collaborazione tra i membri di The Breeders’ Alliance è strettamente limitata alla sorveglianza sui rispettivi diritti di proprietà intellettuale e alle operazioni che questa comporta. I membri sono individualmente responsabili delle proprie attività di licensing e di contrasto delle violazioni.

Breeders' Alliance: Fruit Logistica 2020
Fruit Logistica, Berlino, Germania, febbraio 2020

Gli introiti provenienti dalle royalty sono essenziali per i breeder, perché consentono loro di continuare a finanziare la creazione e lo sviluppo di nuove varietà, per produrre la frutta richiesta dai mercati di oggi e di domani. Il processo di miglioramento genetico è lungo: per ottenere una varietà vegetale di successo spesso sono necessari più di 15 anni.

Per le caratteristiche migliorative di queste nuove varietà rispetto a quelle tradizionali, alcuni agricoltori e vivai in varie parti del mondo hanno ceduto alla tentazione di procurarsi materiali di propagazione in maniera illegale. Questi soggetti non autorizzati non si limitano a violare i diritti di proprietà intellettuale dei breeder e a privare questi ultimi della loro fonte di reddito, ma ottengono un vantaggio competitivo ingiusto rispetto ai licenziatari che rispettano le regole. Inoltre, mettono a repentaglio le capacità di investimento, da parte dei costitutori, sui programmi di breeding di lungo periodo che portano all’ottenimento di varietà innovative, ma che richiedono grandi iniezioni di capitali.

The Breeders’ Alliance pertanto funge da cassa di risonanza per incrementare la consapevolezza di queste violazioni in tutti i comparti del settore ortofrutticolo. Per garantire un controllo efficace sull’origine legale della frutta proveniente da varietà protette, eseguiamo regolarmente controlli sui principali mercati a livello globale. Grazie a una banca dati centralizzata di profili genetici è quindi possibile verificare a quale varietà corrisponde il prodotto eventualmente identificato come sospetto. Se viene rilevata una violazione, i singoli breeder intraprendono azioni legali a tutela dei propri diritti, per contrastare l’utilizzo non autorizzato delle loro varietà.

La collaborazione tra i membri di The Breeders’ Alliance è strettamente limitata alla sorveglianza sui rispettivi diritti di proprietà intellettuale e alle operazioni che questa comporta. I membri sono individualmente responsabili delle proprie attività di licensing e di contrasto delle violazioni.